The Legend of Tapa

Da ieri sera il magico Luca Salmini, in arte Tapa, è ufficialmente una leggenda della banda di Casorate. Di solito in realtà vige l’antipatica abitudine che per diventare leggende bisogna prima essere morti, ma nel suo caso si fa eccezione.

Assoluto protagonista della serata, essendo la festa per il suo 25esimo anno di banda, con l’esecuzione del concerto per clarinetto solo, come oramai tradizione;  esecuzione peraltro ottima, come ci si aspetta da uno come lui.

Ha fatto grande sfoggio di sè la mitica vena Taporea, collocata nella parte sinistra del suo collo, che nel bel mezzo del brano, dopo 20-30 battute senza respirare, assumeva colorito rosso e dimensioni da oleodotto.

Ricco di significato il brindisi subito dopo la fine del suo brano,sul palco, con lui ancora in piedi che trangugiava spumante davanti al leggio, ed il successivo discorso, lucido e commuovente.

Nella serata di Tapa, protagonista narratore di 25 anni di storia della banda, fa capolino una splendente esecuzione della Junior Band, 45 minuti di concerto che trasudano studio, impegno e ordine. Ma soprattutto molto talento.

E il resto della banda? Dopo l’alcolico brindisi Taponico, le sfide della serata si sono chiamate Xerxes, brano delirante di John Mackey del 2010, uno schiacciasassi che asfalta qualsiasi abbozzo di sorriso e buonumore passi per la testa, e Ivanhoe, elegante suite di Appermont su temi cavallereschi. E’ stata affrontata anche la famosa Air for band di Erickson, tanto per calmare le acque e raccogliere i feriti.

Oramai cappottati da alcol e Xerxes, il bis è stata una marcia cantata e fischiettata. E chi era in grado di suonare più?

One thought on “The Legend of Tapa

  1. La vena Taporea non è mai stata così gonfia!! non si può dire che non possegga la vena artistica!!!! Grande Tapone, le ultime 10 prove avrà fatto fuori 20 bottigliette d’acqua!
    Che poi ha smaltito totalmente attraverso il sudore di ieri sera….

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